29 aprile 2010

Hasta siempre Gloria Gaynor (BEATI ANNI '80)

You're just too good to be true...
Can't take my eyes off you...

I love you baby, and if it's quite all right,
I need you baby to warm my lonely night.
I love you baby!!!!
Trust in me when I say:
I love you baby, don't let me down, I pray!!!
I love you baby, now that I found you. Stay!!1





...E ADESSO INTERNATEMI PURE.

26 aprile 2010

Vedo, prevedo, stravedo.

In fila al semaforo, davanti a una scuola.
Sfilano 15enni in jeans smutandato, di uno riesco a vedere mio malgrado anche l'incipit del fondoschiena, che la mutanda CalvinKlein gli si è abbassata pure quella sotto il peso del lucchetto-catenazzo che gli pende dal fianco (utilissimo, devo dire, per reggere il cellulare ultima generazione supercompatto-ultraleggero).
Tempo un nanosecondo e m'investe il flash-forward...

"Dhe mamma daai, non ci sto mica dentro se mi accompagni davanti a scuola. C'ho la Piccarda che mi aspetta, boia...".
Per la cronaca "la Piccarda" è vestita da Britney Spears.
Un Magù piastrato e foruncoloso la guarda imbesuito.
Ho pure qualche fondato dubbio che sul quel lucchetto là in fondo al posteggio ci sia proprio scritto P+M (TVTTTB)...

Ommioddio.

Torno a casa e decido che no, non c'è alcuna ragione che io mi preoccupi, il ragazzo crescerà con un minimo di sale in zucca e un principio di buon gusto.
Voglio dire, suo padre è lì apposta per essere un punto di riferimento maschile, un modello d'ispirazione, no?
Tranquillizzata, mi affaccio sulla porta del bagno: voglio proprio spiarli, i due ometti, mentre si godono in relax l'ora del bagnetto...

Lui canta il falsetto Oh baby, baby! di Britney Spears e intanto fa fare lo striptis a Magù.
Arturo il gatto gli sta appollaiato sulle spalle, da qualche tempo dev'essersi convinto di essere un pappagallo.

...

Improvvisamente ho un forte, fortissimo mal di testa.

Traguardi...




HO FATTO LA CERETTA.

...
E adesso?!
Che vinco?? Che vincoo?
Perchè si vince qualcosa, vero?!!?
Scusate, eh, ma non è mica roba di tutti i giorni da queste parti.

24 aprile 2010

Un sabato

Metti un sabato di fine Aprile.
Metti la prima volta in pantaloncini (tu), a piedonzoli scalzi (lui), a far andare la griglia (Lui).
Metti la prima birra fredda dalla bottiglia.
Metti er mejo cane del mondo (perchè è il mio, eh, mi spiace proprio per tutti gli altri macheccevoifà...) azzerbinato sull'erba.
Essì, mettici pure Arturo il gatto che non sa scendere dall'albero (imbarazzante...).
Metti tua sorella che ti chiama e ti da la notizia più dolce (no vabbhè, non proprio la più dolce di tutte... quella me l'aspetto tra un mesetto circa).

Metti che sono felice?
=).

21 aprile 2010

Fiaba di P.F.

C'era una volta un bambino assai ridanciano che era sempre molto felice, a qualunque ora del giorno ma soprattutto della notte.
Il suo nome era infatti Pigiamino Felice.
P.F. viveva (letteralmente, sic!) in una casa sottoterra insieme al resto della sua simpatica famiglia: la mamma, tale Morta Di Sonno, e il padre, Mi Rigiro Nel Letto, entrambi giovani, belli e con disturbi del sonno.
P.F. era un bambino felice ma anche molto molto affamato e giammai saltava un pasto, sisammai-gli-mancasse-un-etto-a-far-prosciutto: ogni 3- massimo 4 ore, fosse giorno o notte fonda, svegliava quindi mamma Morta Di Sonno dal suo inutile, improduttivo torpore.
Nelle lunghe notti d'inverno P.F. smetteva di mangiare alle 5.30 del primo mattino quando ancora fuori dalla finestrella ogni cosa era buia e tutto taceva. Allora Morta Di Sonno si rallegrava e, ficcato alla male peggio il dormiente Pigiamino Felice nella carrozzina, riprendeva goduriosa il suo sonno dietro l'esempio dell'indisturbato Mi Rigiro Nel Letto.
Ma molte lune passarono, venne la Primavera, e con essa la luce chiara dell'alba e il canto (troppo) mattiniero degli usign(u)oli.
Pigiamino Felice era in estasi e alle 5 della mattina esprimeva tutta la sua gioia con grasse risate e rigurgiti volanti senza che nulla potesse farlo riaddormentare.
Morta Di Sonno era sempre più turbata.

Ma è al climax della crisi che ogni donna trova sostegno nel suo fido compagno, ed ecco far capolino dal cuscino l'ingegnoso Mi Rigiro Nel Letto.
"Adesso ci penso io.", disse, eroicamente destandosi dal letargico anfratto.
Detto ciò sollevò il ridacchiante Pigiamino, e scomparve oltre la porta...

"O mio prode Mi Rigiro Nel Letto, come hai tu potuto riportare quiete e serenità in queste stanze?
Quale progidio? Quale magia facesti?"
"L'ho portato su da mia madre, la Nonna Aiutaci Tu".

...
ecco.
E fu così che Mi Rigiro Nel Letto risolse il problema in modo tipicamente maschile: delegando.

FINE.

20 aprile 2010

Il Toccaccione

Ore: 20.00
Location: nei pressi del fasciatoio

Lei al cambio di Magù.
Lui li osserva (roba impegnativa, eh?! mica roba da ridere il supporto morale).
"Oh-o, attenta!" - fa Lui - "lo strizza, lo strizza!"
"Eh? Che dici? Che strizza?"
"Quello, quello!"
"Ah, oh. Ohh...hihi...non lo molla...hahha..."
"Non ridere, lo strizza!"
"Vabbhè, ma se sei così preoccupato provaci tu, allora. E' roba da uomini, in fondo!"

Cito testualmente dal libro di puericultura: "[...] tra il secondo e il terzo mese di vita, il vostro cucciolo inizierà ad esplorare il proprio corpo, cominciando proprio dalle sue manine: le osserverà con attenzione e se le toccherà in continuazione! Le mani saranno il primo oggetto della consapevolezza di sè [...]".

Eh già, sìsì. Le manine, mm-mm.
...
'ndemm ben.

15 aprile 2010

Denominazione di Origine Protetta

La questione ha un suo certo spessore.
E' o non è normale che dai rotoli di ciccia recentemente formatisi sul collo di Magù - tanto abbondanti in verità da far pensare: collo?? quid est?- che da questi rotoli, dicevo, provenga un pungente odore di latticino avariato?
Forse che mangia come un cinghiale e io dietro alla flashgordon col bavaglio pronto ma niente, lui è più veloce e s'inzacchera come un raviolo nel ragù ai 4 formaggi??
No perchè giuro che io il bagnetto glielo faccio ogni sera e gli passo ben bene la spugnetta ma questo - non sto scherzando- tra le pieghe ancora un po' c'ha le fettazze di taleggio che pure Arturo il gatto ieri sera mi stava a morì asfissiato, porello.
E s'incazza pure quando lo frego con la spugna, sto fetente.
Che poi lui - caspita - il collo ce l'ha proprio vicino al naso.
Roba da stare in apnea fissa, che neanche Pelizzari.
Insomma pare proprio che gli piaccia la puzza: se ne inebria tutto orgoglioso, ci convive soddisfatto.
"Emaccheschifo, Magù!", gli ho detto ieri sera.
PPRRLLL, mi fa.

13 aprile 2010

Non so se l'avevo già detto...hem...magari non è chiaro...solo che passavo di qui e mi è proprio venuto così, insomma...
Oh ma quanto mi piace Magù?!
Mi piace tantissimo. Mi piace proprio tanto.
Ma che è? Come ha fatto? Com'è possibile? Ma se neanche lo conoscevo, due mesi fa!
Il terribile Magù. L'implacabile Magù.
Ti guarda e non ha pietà.
E' finita.
Sono finita, spacciata.
Voilà
.

11 aprile 2010

Lavoro minorile

Lavorare di sabato pomeriggio: evabbhè.
Lavorare di sabato pomeriggio al secondo mese di quella che dovrebbe essere la tua maternità: eh.
Portare tuo figlio di sabato pomeriggio ad un appuntamento di lavoro e piazzarlo nel trasportino ad aspettare che si finisca di contrattare col cliente: mmm.
Smollare i soci nel mezzo della riunione perchè quello ha fame: ahi.

'azz.
Qui si rischia la denuncia ai servizi sociali.

Cambiare

Qunado c'è un prima e c'è un dopo.

Quando nel prima:

- uscivi di casa senza borsa, con 20 € e la patente infilati nella carta d'identità;

- alle 4.oo di mattina eri solita dormire schiantata a tappeto, che manco le cannonate;

- non ritenevi necessario annusare il didietro ad un altro individuo per capire se fosse già andato in bagno;

- Su internet ti capitava -toh- di cercare il lavaggio cani più vicino a casa e persino qualche buona ricetta per quella torta che non viene mai;

Quando nel dopo:

- Praticamente ti tiri dietro il trolley. In più ne spuntano fuori cambi di pannozzi, un sonaglio, salviettine per lui, psicofarmaco per te, un bavaglino sputato, il ciuccio che non trovavi più, caxximazzi-e-trallallà;

- alle 4.00 della mattina sei sveglia e felice se lui ha rispettato gli orari. Se invece non lo ha fatto sei sveglia e incazzata di brutto che pari Vittorio Sgarbi, e infatti come lui ti esprimi pure;

- hai sviluppato un fiuto da sommelier, solo che invece che inebriarti degli aromi sauvignon adesso hai un cestino in bagno che dopo l'emergenza rifiuti a Napoli la protezione civile è venuta a casa tua;

- su internet passi da un forum di webmommies all'altro per capire se il coprigambe di quel passeggino in vetrina che ti piace tanto vale i soldi che costa (ovviamente no).
Per non parlare del fatto che, sempre su internet, hai creato un blog perchè eri incinta e tentavi di fartene una ragione.

Allora capisci che qualcosa, in effetti, è cambiato.

5 aprile 2010

Bisnonne e politica

A casa di mia madre, felice fine settimana Pasquale.

Passo accanto alla bisnonna, classe Millenovecentotredici: raggiante, culla Magù in stato semicomatoso pre-sonno.

"Ma come cei belo, come cei belo tuu...! Cei plopio beliicimoo..."

Mi verrà su deficiente e con considerevoli disturbi del linguaggio, macheccevoifà: guarda quella come se lo spupazza.

Ahhh, il commovente incontro tra le opposte generazioni, l'infinito ciclo della vita, l'imperscrutabile, atavica, forza della famiglia...


"Ti piace canzoncina? ti piace canzoncina della nonna? Eh cì che ti piace...cì-cì, hehe...canta, canta: eja eja allallà-eja eja allallà!"

!!!
...
Brivido di panico.
Naaaa...non starà mica davvero...naaaa...sarà sicuramente stato eppa eppa-trallallà, non essere malfidente.

"EJA EJA ALLALLA', EJA EJA ALLALLAAAAA', EJA EJA ALLALLA', EJA EJA ALLALLAAAAA'...!!".
E giù a ridere, lei e pure il piccolo squadrista.

E passi per i disturbi del linguaggio, ma fascista no eh...!!