12 settembre 2014

Flow of thoughts (quando parlo con me stessa).

Sai chi mi viene in mente ogni volta che dico flow of thoughts?
Chi?
Quello stronzo del prof. C.
Ah già.
Dici che sono stronza?
Un po'.
Ah e così sarei io? Non lui? Il cosiddetto educatore di menti? Il professor Keating mancato? Quello che faceva il liberale e al primo che non si genufletteva al suo fascino hop via in presidenza? Bè che fai, non parli?
No è che dici tutto tu.
Lui sarebbe solo un poveraccio con evidenti problemi di autostima, eh? È questo che vuoi dirmi? Però eravamo solo ragazzini, noi. Facile, troppo facile, con dei ragazzini.
Mica tanto.
Che vuoi dire?
Che non eravamo degli sprovveduti.
Ah no? Ero fragile come un vetro di Murano, ero.
Ma ci stava sul culo.
Si, certo, perchè era uno stronzo. Ma che c'entra?
C'entra. Perché lui lo sapeva.
E allora?
Allora pure noi gli stavamo sul culo.
Embè? Questo l' avevo capito tipo alla seconda ora del primo trimestre.
C'è che non ci siamo genuflessi. Non abbiamo neanche portato una croce se è per questo, ma semplicemente non lo abbiamo cagato. Non lo abbiamo adorato. Soprattutto, non lo abbiamo mai stimato. Non c'è nulla di peggio, per un insegnante con scarsa autostima. Che pretendevi, che ti stendesse il tappeto rosso all'esame? C'avevi scritto in faccia che lo disprezzavi, prova a metterti nei suoi panni.
Ah quindi mò la stronza sarei io?
No, ma non sei un vetro di Murano. Piantala di fare la vittima.
Cosa c'entra adesso la vittima?
Lo sai.
No che non lo so.
Sì che lo sai. Sai che puoi farlo.
Non cambiare discorso.
È come quella volta alla corsa campestre.
Non dire cazzate.
E tu non fare la stronza. Puoi entrare in quella stanza e fare quello che vuoi, dire quello che vuoi. Certo, puoi sempre aspettare che lo faccia qualucuno al posto tuo, se ti piace così. Vedi tu. Ma svegliati, bambolina.
La sera non dormo, devo contare le pecore.
Cazzate, tutte scuse.
Sono una vittima degli eventi.
Piantala.
Potrei spezzarmi.
Potresti.
Vedi? Ah lo sai anche tu allora?
Oppure...
Oppure?
Oppure no.
Oppure potresti fregartene, come hai fatto quando lo hai saputo fare. Potresti semplicemente dire no.
Potrebbe non essere la scelta giusta.
Potrebbe.
Qualcuno s'incazzerà.
Sicuro.
Odio quando la gente s'incazza.
Lo so.
E quindi?
Vedi tu.
Vedi tu??? È tutto quello che sai dirmi?
Mmm...lasciami pensare...sì.
Bè vaffanculo.
Così mi piaci.

9 commenti:

Patalice ha detto...

...inizia la scuola...
normale che i ricordi legati vengano alla memoria...
...e non solo quelli belli!

Velma ha detto...

Mia madre me lo ripete da quando avevi 22 anni. Me lo ricordo perfettamente. ..io in un letto e lei al mio fianco. Si avvicinò e li disse nell orecchio: "adesso ti dico una parola magica che ti aiuterà a scrollarti di dosso il peso che hai. Ascoltala, imparala e usala quando serve." Io ascoltavo in silenzio anche perché di fiato non ne avevo poi tanto e attendevo questa parola miracolosa. Allora lei ki sorrise e mi sussurro:"vaffanculo".

Velma ha detto...

Oddio...sta pieno di errori....non se si capisce uguale

LAPERFEZIONENONFAPERME ha detto...

Eh si, un bel vaffanculo non lo si nega a nessuno!!
Ed è pure terapeutico, come ha già scritto Velma.

Susibita ha detto...

Ma soprattutto, ragazze, si capisce che è un flow of thoughts tutto interno a me?
Cioè io me la canto e poi mi fanculizzo da sola.
Aiuto.


Susibita

Suster ha detto...

Io l'avevo capito (Ormai ti conosco meglio di quanto tu possa sospettare! Muahahaha!).
Solo che non ero sicura di cosa significasse flow of thoughts.
Sarebbero pippe mentali, giusto?

Susibita ha detto...

Suster: o fors elo hai capito perché lo fai anche tu? o lo facciamo tutte?
--Beccate--- argh :|.

Lex ha detto...

Io non l'avevo capito; forse perché sono un uomo?

Susibita ha detto...

Lex: probabile.